Decine di desk informativi all’interno dei principali supermercati, in varie città siciliane, da Palermo a Catania, da Messina a Ragusa, a Caltanissetta, con un solo obiettivo: incontrare in modo diretto i consumatori e raccontare loro il nuovo volto del latte siciliano, quello che ha ottenuto il marchio “QS – Qualità Sicura” attraverso la certificazione garantita dalla Regione Siciliana.
Sicuro, tracciato, garantito e soprattutto siciliano al 100%. È questo il messaggio lanciato in queste settimane dalla Filiera QS che ha scelto la via più diretta ed efficace per comunicare con le famiglie: stare tra le corsie della distribuzione organizzata, parlare con le persone, spiegare ogni dettaglio di una rivoluzione potentissima che cambia il modo di fare e consumare latte nell’isola.
Personale formato ha incontrato migliaia di cittadini, fornito materiali informativi, ascoltato domande, chiarito dubbi. Un’azione capillare che ha portato il valore del marchio “QS” fuori dalle stalle e dai caseifici, dritto nel cuore delle scelte quotidiane dei siciliani.
Un marchio che cambia il volto del latte siciliano perché nei fatti è un patto tra chi produce, chi trasforma e chi acquista. Un sistema certificato e controllato dalla Regione Siciliana che garantisce trasparenza, sicurezza, sostenibilità e identità. Dopo essere stato adottato per altri comparti, ora il “QS” è arrivato anche nella filiera lattiero-casearia, segnando un passo storico.
L’Ats Filiera QS, costituita nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale e composta da 12 aziende agricole e 4 caseifici, con capofila la cooperativa Progetto Natura, porta sulle tavole dei consumatori siciliani latte fresco e derivati – come formaggi e ricotta – certificati e tracciati, frutto di una produzione che rispetta l’ambiente, il benessere animale e i consumatori.
Per essere ammessi nella filiera QS, gli allevamenti devono rispettare regole stringenti: almeno metà dell’alimentazione delle bovine deve provenire da foraggi coltivati in Sicilia, ogni litro di latte deve essere tracciato, ogni fase – dalla mungitura alla trasformazione – è documentata e controllata da enti terzi accreditati. Il risultato è un latte che ha una “carta d’identità” completa, certificato per qualità nutrizionale, sicurezza alimentare e legame con il territorio. Il latte QS è ricco di omega 3, più sicuro, più fresco. Ma soprattutto racconta una storia vera, fatta di aziende che scelgono di lavorare meglio, non solo di più, di una Regione che investe nella valorizzazione delle sue eccellenze, di consumatori che vogliono sapere cosa portano in tavola.
3 luglio 2025
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive