ll festival “L’ingegnere di Babele” promosso dalla Fondazione Gesualdo Bufalino prosegue il 25 giugno con il reading musicale “Lamento del facile cuore”.

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COMISO – Sarà il suono dei fiati ad intrecciarsi alle parole di Gesualdo Bufalino per il prossimo appuntamento della quinta edizione del festival “L’ingegnere di Babele”. La manifestazione culturale, promossa dalla Fondazione Gesualdo Bufalino, si muove tra generi e stili, gioca con i linguaggi dell’arte ed esplora versanti e paradigmi diversi, per tradurli e trasformarli restituendo un’immagine sempre nuova del grande scrittore comisano. Dopo le giornate di studi “Bufalino e il romanzo poliziesco”, che hanno aperto il festival lo scorso 8 giugno alla presenza di accademici, critici e scrittori, il programma prosegue mercoledì 25 giugno alle ore 21.00 presso il Loggiato della Fondazione Bufalino con il reading tra note e parole “Lamento del facile cuore”. Un titolo che ben si adatta alla poetica bufaliniana, capace di nascondere profondità abissali sotto una superficie lieve, eleganza barocca e ironia tagliente. In scena un raffinato trio musicale composto da Sebastiano Molè al flauto, Salvatore Schembari al clarinetto e Giovanni Maria Schembari al corno di bassetto, strumento raro e affascinante, con brani originali del compositore Giovanni Simone Mayr. Si tratta di bagatelle dal carattere sereno ma di straordinaria difficoltà tecnica, pagine musicali di altissimo livello che vedranno i tre strumenti, come tre personaggi di nobile lignaggio, intrecciarsi e conversare tra loro in un raffinato gioco di armonie e contrappunti. A tessere il filo tra le note sarà la voce recitante di Lella Lombardo, che interpreterà brani tratti dalle opere di Bufalino, aggiungendo alle armonie musicali la musicalità della parola scritta. Il risultato sarà un dialogo tra suono e testo, tra corpo e spirito, tra razionalità e sentimento. Una serata intima ed evocativa, che restituisce il gusto bufaliniano per il dettaglio e la bellezza, ma anche per il contrasto e la contraddizione, quella “facilità del cuore” che facile non è.
Il festival “L’ingegnere di Babele” proseguirà fino al 5 luglio con un programma articolato e coinvolgente. Venerdì 27 giugno sarà inaugurata la mostra d’arte “Poesia del visibile. Bufalino per Guccione”, dedicata a Piero Guccione in occasione del 90° anniversario della nascita. Sabato 28 giugno, alle ore 21.00, si terrà la presentazione e proiezione della seconda parte del docufilm “Un proscenio di pietre rosa”, diretto da Andrea Traina. Domenica 29 giugno, alle ore 21.00, Giovanni Arezzo darà voce ai testi di Bufalino nello spettacolo “Dicerìe”, accompagnato dalle musiche di Giorgia Faraone. Sabato 4 e domenica 5 luglio conclusione con l’adattamento teatrale di “Diceria dell’untore”, con la regia di Giampaolo Romania e la drammaturgia di Giuseppe Ferlito.
Il Festival “L’ingegnere di Babele” 2025 è sostenuto da Assemblea Regionale Siciliana, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Comune di Comiso, Camera di Commercio del Sudest, e dagli sponsor Banca Agricola Popolare di Sicilia e Agriplast SpA di Vittoria. Gli eventi si svolgeranno a Comiso, presso la Fondazione Gesualdo Bufalino (Piazza delle Erbe 13). L’ingresso è gratuito.

Contatti:

Fondazione Gesualdo Bufalino
piazza delle Erbe, 13 – Comiso (RG)
tel. 0932.712273 – cell. 370.1268132
info@fondazionebufalino.it
www.fondazionebufalino.it

20 giugno 2025
ufficio stampa
Carmelo Saccone per MediaLive

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