MODICA – Inaugurata, e fruibile da oggi, la mostra “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti” che approda a Modica, all’ex convento del Carmine, dopo Taormina, grazie alla sinergia tra la Fondazione Teatro Garibaldi e il Parco Archeologico Naxos – Taormina. La mostra ha già riscosso molti consensi la scorsa estate, ed è pensata come un omaggio al pensiero dello scrittore comisano Gesualdo Bufalino. Curata da Diego Cavallaro e Giuseppe Vella, resterà aperta fino al prossimo 26 giugno. Dodici artisti contemporanei, di cui metà proprio della zona iblea, presenti con le loro opere: Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Marc Zanghi.
Visitare la collettiva intergenerazionale degli artisti siciliani, differenti anche per formazione e poetica, è una esperienza che coinvolge tutti i sensi dello spettatore, che potrà approfondire la conoscenza dell’autore dell’opera oltre che dell’opera stessa, visitarne lo studio e vivere l’emozione della fase creativa. Infatti, grazie all’attuale tecnologia, inquadrando i qr code collegati all’opera si potranno visionare dei contenuti multimediali che Diego Cavallaro, ha realizzato raggiungendo gli artisti in giro per la Sicilia.
Presenti all’inaugurazione la direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano, il presidente della Fondazione Teatro Garibaldi, Ignazio Abbate, il sovrintendente Tonino Cannata, il critico d’arte e storico Paolo Nifosì mentre in video sono arrivati i contributi dell’assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Alberto Samonà e del critico d’arte Vittorio Sgarbi
“Un evento importante che ha visto durante l’inaugurazione la partecipazione di molti appassionati e che ci ricorda che l’arte e la cultura sono uno strumento di bellezza e conoscenza che regala emozioni e ci fa conoscere i cento volti della nostra Sicilia e dei nostri artisti siciliani. Fondamentale la collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina, un grande punto di forza che permette di ampliare gli orizzonti creando un flusso di continuità che consente iniziative importanti e significative come questa di essere fruite e apprezzate maggiormente”, affermano all’unisono il presidente Abbate e il sovrintendente Cannata.
La direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, si dice molto contenta della collaborazione con la Fondazione Teatro Garibaldi e sottolinea come “l’innovazione tecnologica riesca ad avvicinare il pubblico alle opere d’arte grazie ad un coinvolgimento più diretto che aiuta a comprendere meglio l’opera e il suo autore. Metodologia che ha riscosso entusiasmo presso i visitatori della mostra che la scorsa estate è stata ospitata presso Palazzo Ciampoli a Taormina, e che ha già visto un notevole afflusso”.
Nella location d’eccezione come quella dell’ex Convento del Carmine, è possibile vivere questa esperienza artistica in maniera molto coinvolgente, anche grazie allo scambio di linguaggi che avviene in ciascuna stanza, con opere pittoriche affiancate a sculture. Una Sicilia che può in effetti essere considerata un continente ibrido, che fonda le proprie radici in un intreccio di dominazioni che ha regalato poliedricità, vastità e diversità, un’isola in cui storia, cultura e arte sono elementi di conoscenza che nutrono l’anima.
Parole significative anche quelle dell’assessore Alberto Samonà: “La Sicilia è una terra costellata da espressioni differenti che raccontano la sua bellezza in mille linguaggi. Il linguaggio dell’arte è uno di questi. Le cento, anzi le mille Sicilie raccontano un’isola che declina la propria essenza interiore attraverso più aspetti, come un caleidoscopio di essenzialità diverse che rimandano a qualcosa che attiene alla dimensione che va oltre spazio e tempo. La narrazione dei 12 artisti permette di rileggere ancora una volta la nostra magica terra”.
Per lo storico dell’arte Paolo Nifosì, consulente per le mostre d’arte per la Fondazione Teatro Garibaldi, “la ricchezza della collettiva è data dalla diversità dei dodici artisti contemporanei, diversa formazione e stile per raccontare una terra che si declina al plurale”.
La mostra ha già avuto un visitatore d’eccezione, il critico Vittorio Sgrabi ha visto l’allestimento in anteprima ed ha manifestato con parole di apprezzamento il suo entusiasmo: “La Sicilia, terra colta, con la mostra le Cento Sicilie presenta alcuni artisti contemporanei che segnalano che questa terra di tensione e creazione ha nella pittura nuova linfa, e i giovani con energia e vitalità continuano l’importante tradizione artistica siciliana. A Modica si dimostra come ancora per la pittura italiana la Sicilia sia regione guida, un luogo dove le sperimentazioni più alte vengono proposte con risultati di grande efficacia”. La mostra “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti” è aperta da giovedì a domenica dalle ore 16.30 alle 20.30, presso l’ex Convento del Carmine dal 22 aprile al 26 giugno. Ingresso € 2,50. Per informazioni www.fondazioneteatrogaribaldi.it. L’evento gode del Patrocinio della Regione Sicilia e della Città di Modica