COMISO (RG) – Una favola emblematica, gioiosa, ironica, ma anche paradossale e divertente allo stesso tempo. Apprezzatissima dagli spettatori del teatro Naselli di Comiso per un inaspettato sold out, vista l’incertezza e le paure legate alla pandemia, reso possibile grazie all’applicazione del rigido protocollo ministeriale che consente di frequentare i teatri con la massima sicurezza. Ma il teatro che si richiama a Pirandello, l’accattivante regia di Walter Manfrè, la recitazione del protagonista Angelo Tosto assieme ad un cast di bravissimi attori, ed ancora le musiche originali di Carlo Muratori, diventano gli ingredienti di uno spettacolo imperdibile. E così è stato per “Il vitalizio” in scena ieri sera nel rinnovato teatro casmeneo. L’ironia pirandelliana, esaltata dalle scelte di regia e dalle doti degli interpreti, è stata il filo conduttore della rappresentazione teatrale, frutto di un progetto artistico che vuole essere un ulteriore invito a pescare dentro l’ampio mare della narrativa isolana per trarne nuovi possibili modelli di validissima drammaturgia. Del resto “Il vitalizio” è già teatro. Ha una trama divertente e al tempo stesso surreale. Il ricco commerciante di stoffe, Scinè, spinto dall’avidità della moglie vuole diventare proprietario terriero e acquisisce terreni su terreni, strappandoli ai piccoli e poveri proprietari in cambio di un effimero vitalizio. Spera nella loro morte, come in parte avviene, restando l’unico proprietario. Spera di fare la stessa cosa anche con un vecchio possidente, Maràbito (interpretato da Tosto) ma che però non muore. Anzi passano gli anni. Ai suoi 100 anni, nonostante invochi la morte, questa non arriva, quasi donando una beffarda eternità non richiesta.
Bravissimi tutti gli attori del cast: Margherita Mignemi nei panni di La Malanotte, Tiziana Bellassai (Donna Nela, moglie di Scinè), Lorenza Denaro (Za’ Carminilla), Giovanna Mangiù (Annicchia), Plinio Milazzo (Il notaio Zagara), Raniela Ragonese (Za’ Gesa), Giovanni Rizzuti (Don Michelangelo Scinè), Santo Santonocito (Ciuzzo Pace/il dottore), Vincenzo Volo (Grìgoli), Ruggero Rizzuti (Franciscu, figlio di Grìgoli). “La bellezza di questo testo – spiega il regista Manfrè – consiste nella semplicità della sua storia, nella sua “stranezza” e nella ironia con cui viene trattato il tema della imponderabilità del destino umano”. La stagione teatrale del Naselli, promossa dall’associazione “La girandola”, presieduta da Alessandro Di Salvo, con il patrocinio del Comune di Comiso e il supporto di sponsor privati, prosegue con lo spettacolo “L’esperimento” il 12 febbraio. Si può consultare tutto il calendario degli eventi anche sul rinnovato sito internet www.spazionaselli.it
15 gennaio 2022
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive