Si è conclusa il 18 dicembre la XXVesima edizione del Costaiblea Film Festival, prima edizione a svolgersi in tre città – Scicli, Modica e Ragusa – con l’obiettivo comune di far conoscere ed esplorare la cinematografia ambientata negli scenari del Val di Noto.
Alla presenza di ospiti illustri, proiezioni, masterclass e incontri con le scuole, l’iniziativa, diretta da Vito Zagarrio, ha saputo diversificare pubblici e generazioni, catturando l’interesse di neofiti e appassionati con percorsi mirati su cinema d’autore, cinema popolare e documentari folkloristici.
Due i Premi in programma per questa edizione. Il primo, il “Carrubo d’oro”, inventato ironicamente per celebrare l’albero tipico della zona iblea, è stato realizzato dall’artista sciclitano Carmelo Candiano. Assegnato negli anni a personalità del cinema come Paolo e Vittorio Taviani, Liliana Cavani, Dario Argento, Ettore Scola, quest’anno è stato attribuito a Roberto Perpignani, montatore di Bertolucci e dei fratelli Taviani, e a Paolo Vivaldi, compositore di colonne sonore per il cinema e la tv. Un “Carrubo” speciale è stato inoltre attribuito al giovane regista di origine bielorussa Hleb Papou, vincitore del “Premio Rosebud/Opera Prima”.
Il secondo premio, riconoscimento intestato al grande pittore sciclitano Piero Guccione, è il “Premio Guccione-Giovane Cinema”, conferito quest’anno a Mother di Antonio Costa, con la seguente motivazione: “Un racconto per immagini lirico e autentico che affronta il rapporto tra vita e morte, passione e rinascita, attraverso una narrazione calibrata e asciutta, suggestiva e struggente, costantemente sospesa in una dimensione a tratti surreale e onirica, che lascia trasparire con chiarezza l’espressione di una poetica consapevole e matura, capace di toccare nel profondo”.
Nell’ambito dello stesso Premio, menzioni speciali sono andate ai documentari Letizia di Vincenzo De Nicola e Pupus di Miriam Cossu Sparagano Ferraye. “Nell’insolito formato verticale – si legge nella motivazione di Letizia – il corto affronta, con spontaneità e slancio poetico le memorie di una vita intensa, vissuta con semplicità, ricostruendola attraverso una sintesi perfettamente equilibrata tra racconto ed evocazione, che affascina e coinvolge.” Sempre secondo la giuria, Pupus è invece “una narrazione in bilico tra l’astuta costruzione e l’autenticità documentaria, che affronta un tema fortemente legato alla tradizione da una prospettiva originale ed estremamente efficace, sfuggendo sapientemente alle trappole della retorica e imbastendo invece un racconto sincero, attraverso la prospettiva privilegiata di un bambino il cui sguardo è ancora capace di meraviglia”. Pupus è stato proposto dal Centro Sperimentale di Cinematografia, sezione Palermo, scuola diretta da Costanza Quatriglio, di cui il festival ha presentato Terramatta, film girato nei dintorni di Ragusa.
A chiudere in bellezza il Costaiblea Film festival sono stati la Master Class di Roberto Perpignani su Kaos, celebre film dei fratelli Taviani girato nel ragusano, il concerto interpretato dalla cantante sciclitana Serena Agosta, e la lezione-concerto di musica per film tenuta da Paolo Vivaldi sulle sue composizioni, tra cui quelle per la fiction Olivetti e il film di Caligari Non essere cattivo.
Tra le special guest di questa edizione del festival vanno anche ricordati Enrico Lo Verso, cui è stato dedicato un omaggio particolare in relazione ai suoi film girati in Costa Iblea, quali Ladro di bambini, Lamerica e Tre giorni d’anarchia, e Sergio Martino, “veterano” del cinema italiano con film di genere e commedie famose oggi ampiamente rivalutate e apprezzate oltreOceano; tra le tante, al festival si è proiettata Giovannona Coscialunga, con Edwige Fenech, girata in parte a Modica.
Grande attenzione, infine, da parte di scuole e studenti per le matiné sul cinema, organizzate col triplice obiettivo di formazione, educazione all’immagine e rapporto col territorio e durante le quali gli studenti di medie e licei hanno potuto interagire con i docenti e collaboratori del festival partendo proprio da una pellicola in target con loro: Italo di Alessia Scarso, la storia del cane che scortava i turisti a Scicli.
Appuntamento con il festival del cinema del Val di Noto al prossimo anno!