“Ritratto di donne in bianco”, lo spettacolo firmato da Walter Manfrè, apre in anteprima il progetto “Vivere il parco” al Castello di Donnafugata.

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Tre dolcissime adolescenti che corrono tra i prati fioriti. Dopo un bagno scopriranno il loro “segreto”. Non sono più adolescenti perché nel frattempo sono divenute donne. E anche l’ambiente circostante se n’è accorto. La loro storia è raccontata nello spettacolo “Ritratto di donne in bianco”, scritto da Valeria Moretti, di cui Walter Manfrè firma la regia, che andrà in scena il 2 e 3 settembre alle ore 19 (ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria) nel parco del Castello di Donnafugata. Lo spettacolo sarà un’anteprima del progetto “Vivere il Parco” finanziato dalla Fondazione Sicilia con la compartecipazione del Comune di Ragusa e nei fatti aprirà gli eventi previsti per settembre ed ottobre, tutti ad ingresso gratuito.
In scena le giovani attrici Irene Jona, Fabiola Leone, Federica Gurrieri, mentre le musiche sono curate dal maestro Peppe Arezzo.
In questo delicatissimo testo, Valeria Moretti, autrice assai nota per avere indagato l ‘universo femminile più da un punto di vista psicologico che da un punto di vista sociale, attraverso l’onirico viaggio di tre giovani ragazze che hanno appena lasciato la pubertà per diventare donne, ripercorre un episodio cruciale della loro crescita.
Decidono le tre donne di organizzare un pic-nic sullo stesso prato che le aveva viste tante volte raccogliere fiori e catalogare trilli di uccellini, e di tornare sul posto in cui, qualche anno prima, il loro percorso di vita era per sempre cambiato.
Pieno di colpi di scene e di forti emozioni, il testo crudo e poetico, si avvale dell’interpretazione di tre giovani promettenti attrici.
Lo spettacolo, che ha ottenuto il riconoscimento dell’IDI per una delle più originali regie su testi di autori di teatro italiani, fa parte di una serie di messe in scene che segnalarono Manfrè come uno dei principali scopritori di talenti fra i giovani degli anni ‘90.
La collaborazione di Manfrè con la Moretti su temi riguardanti la donna, risultò come una delle più interessanti e continuò, negli anni, con una serie di eventi su testi di Dacia Maraini, Maricla Boggio, Beatrice Monroy e Giuseppe Manfridi.
La trama “Ritratto di donne in bianco” si sviluppa all’interno di un ambiente bucolico. Un prato verde, fiori di primavera, una giornata di sole, uccellini felici. Tre dolcissime ragazze, appena adolescenti, vestite di bianco. Dopo gli anni del collegio frequentato insieme, decidono per una passeggiata con pic-nic, fino in cima al poggio dove c’è l’Albero alto. Ridono, sono felici, fanno un bagno nel laghetto, piano piano si lasciano andare ai ricordi degli anni felici.
Nostalgie, speranze. Misteri. Arrivano in cima al poggio e lì, come se il cielo si oscurasse per una nube di passaggio, rivivono il loro segreto. Che è il “loro” segreto e “loro” resterà. Un segreto che le ha fatte donne. Ora possono tornare indietro con una nuova consapevolezza. Il prato è di un pallido verde, i fiori meno sgargianti, non cantano gli uccelli. Un cambiamento che la regia di Manfrè esalta rendendolo parte centrale dello spettacolo. Per prenotarsi, fino a esaurimento posti, è necessario inviare una e-mail a donnafugataeventi@gmail.com e attendere conferma della prenotazione. Sarà richiesto il green pass ed all’ingresso sarà rilevata la temperatura.

1 settembre 2021
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive

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