Conclusa prima parte del DonnaFugata Film Festival con proiezioni, attori, registi e libri. Si proseguirà dal 24 agosto alla Fondazione Bufalino a Comiso.

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RAGUSA – Il cinema avrà vita lunga. Non è una sicurezza certezza ma è ben più di un auspicio che arriva dall’ultima serata della prima parte della tredicesima edizione del DonnaFugata Film Festival domenica sera “trasferito” nel cortile della Fondazione Bufalino di Comiso dopo essere stato ospitato al Castello di Donnafugata. A parlare di cinema e delle future prospettive, in un’interessante conversazione che ha preceduto la proiezione finale, sono stati il nuovo direttore artistico Francesco Calogero, il guest director di quest’anno Gianni Canova, l’attore e produttore Francesco Salvi e Claudio Botosso che ha curato la nuova sezione “Focus Europa” che il festival ha deciso di dedicare al cinema oltre i confini italiani, iniziando in questa edizione con il cinema della Norvegia. I relatori si sono confrontati sulle prospettive future del cinema anche alla luce della nascita delle piattaforme online molto usate negli ultimi anni a causa della pandemia. Ma, è stato ribadito un po’ da tutti, resta il piacere di stare insieme, di guardare il film sul grande schermo, di essere partecipi di una visione collettiva. E in questo senso il festival è la conferma di questi concetti, con un pubblico che ha scelto di esserci, di partecipare, di guardare il film insieme, naturalmente rispettando il distanziamento sociale. Dopo la conversazione si è svolta l’attesa proiezione del film “Primo amore” (Lonesome) di Paul Fejos, film muto del 1928, musicato dal vivo dal compositore Giovanni Renzo con una colonna sonora appositamente realizzata per il festival. Una prima “mondiale” in questo connubio tra pellicola e musica di un film che è una chicca considerato tra l’altro che è un film muto che parla di amore, di due giovani americani che nello stesso giorno si conoscono per caso, si piacciono ma si perdono di vista salvo poi scoprire, in un’alternarsi di emozioni, che vivono tra loro vicini. Il festival, che sabato ha concentrato la sua attenzione sulla passione per il cinema di due grandi autori siciliani, Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia, proseguirà adesso a Comiso, dal 24 agosto al 5 settembre, mescolandosi allo Zodiac Film Fest che nei fatti è l’anima portante del DonnaFugata Film Festival ogni anno dedicato ad un segno zodiacale così come voluto dall’ideatore Salvatore Schembari mentre la direzione organizzativa è affidata a Filippo Dicara. Il festival, che da quest’anno è presieduto da Lorenzo Lo Presti, è organizzato dal Cinestudio Groucho Marx e dalla Fondazione degli Archi, in collaborazione con Polittico Srl, la Fondazione Bufalino e Archinet Srl, oltre al Cineclub Fitzcarraldo, con il patrocinio dei Comuni di Ragusa e di Comiso. “Nonostante le restrizioni covid e le ultime novità legate al green pass – commenta il direttore artistico Francesco Calogero – abbiamo potuto contare su gran parte del nostro affezionato pubblico ma anche su nuovi spettatori che si sono avvicinati al festival trovando tanti ospiti tra cui attori, registi, critici e bellissime serate per veri cinefili da vivere con i nostri tre maxi schermi disseminati in varie aree del castello. Dopo il castello ci siamo già trasferiti a Comiso per una serata davvero emozionante con la proiezione del film di Fejos musicato dal vivo dal bravissimo Giovanni Renzo che ha composto appositamente per il festival la colonna sonora emozionando come non mai il pubblico presente. Lo ritroveremo più avanti nella seconda parte del festival che si svolgerà appunto a Comiso proseguendo con una fitta programmazione”. Un festival che purtroppo vive tra mille pastoie burocratiche, come commenta il direttore organizzativo Filippo Dicara: “E’ un festival che in 13 anni è cresciuto, abbiamo avuto ospiti importanti anche di fama mondiale, è un festival dalle grandi potenzialità su cui vale la pena continuare ad investire, come hanno fatto le istituzioni pubbliche, pur se con contributi comunque limitati, ma anche, e a loro va un grazie in più, gli sponsor privati come Cassibba Trasporti, Prodent, Zeme, Argo Software e naturalmente la Banca Agricola Popolare di Ragusa di cui abbiamo avuto il piacere di avere ospiti il team dirigenziale. Parlo però di pastoie burocratiche perché fino all’ultimo momento, nel rapporto con il Comune di Ragusa, abbiamo avuto qualche difficoltà rispetto alle date già fissate costringendoci dunque a dover fare continue modifiche al programma. Venerdì scorso, quando c’era il giorno dedicato alle persone con diverse abilità, ci avevano inizialmente tolto l’uso del cortile interno per la concomitanza con un tour serale, salvo poi rendersi conto che le sedie a rotelle non sarebbero potute andare nel giardino sterrato. Così come l’ultimo giorno del festival, domenica 8 agosto, giocoforza ci siamo dovuti trasferire a Comiso vista la concomitanza al castello con un’opera lirica. Allora viene da domandarsi se qualcuno agli uffici comunali ha capito bene la valenza del festival o no? Oppure dobbiamo leggere questi aspetti come una scarsa attenzione dell’Amministrazione comunale? Sia ben chiaro che in ogni caso ringraziamo il Comune di Ragusa perché il piccolo contributo, sebbene più utile per una mostra di pittura che per un festival, ci aiuta ad andare avanti, ma è chiaro che speriamo per il futuro di poter trovare un’intesa ulteriore ma soprattutto maggiore collaborazione. Il festival non è per tutti noi un lavoro ma, anche grazie a tanti volontari, lo organizziamo perché ci crediamo fino in fondo, per la passione che tutti noi abbiamo per il cinema, quella passione che rende tutto magico non appena si accende la luce del proiettore, facendoci dimenticare tutti i problemi organizzativi. E quest’anno poter contare su di un nome importante come quello di Gianni Canova come guest director è stato davvero esaltante. E poi c’è lui, Francesco Calogero, regista e nome noto nel mondo cinematografico italiano, che da quest’anno ha preso la direzione artistica offrendoci scelte di qualità che hanno premiato e portato al buon esito della tredicesima edizione, superando anche manifestazioni ben finanziate da fondi ministeriali. Siamo contenti e diamo appuntamento già alla prossima edizione”. Sui social e su www.donnafugatafilmfestival.org foto e notizie sull’evento.

9 agosto 2021
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive

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