Convertire in agricoltura sostenibile la fascia trasformata siciliana. Al via progetto “Intesa” con la creazione di una serra pilota in aeroponica per la sostenibilità del Mediterraneo.

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Presentato ufficialmente ieri il progetto INTESA “Innovazione nelle tecnologie a sostegno di uno sviluppo sostenibile dell’agroindustria”, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia e promosso dalla So.Sv.i. la società del Patto Territoriale di Ragusa, agenzia di sviluppo provinciale, insieme al C.R.E.A., il Centro di Ricerca del Ministero dell’Agricoltura con sede in Sicilia a Bagheria e l’O.P. Moncada di Ispica. I partner Tunisini del progetto sono l’UTAP, Union Tunisienne de l’Agriculture et de la Pêche (capofila), l’Ecole Nationale des Ingénieurs de Sfax, e l’IIT, Institut International de Technologie de Kairouan. Partner associati del Progetto sono il Comune di ispica, Il Comune di Scicli, l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della Provincia di Ragusa

L’Ing. Giovanni Iacono, in qualità di coordinatore del progetto INTESA, ha aperto il webinar spiegando le motivazioni e gli obiettivi di questo progetto. Ha ricordato che la cosiddetta fascia trasformata, da Pachino a Licata, è un unicum nel panorama europeo, con i suoi 9.000 ettari di serre per produzioni orticole di cui oltre duemila in fuori suolo che è una tecnica avanzata di coltivazione. Promuovere un’agricoltura sostenibile per produrre cibo nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza alimentare, minimizzando i consumi delle risorse idriche, dei nutrienti, dell’energia, azzerando non solo l’inquinamento dei terreni e delle falde acquifere ma anche dei pesticidi.  Nello stesso tempo mira a rafforzare la filiera produttiva al servizio della serricoltura iblea.

Il progetto prevede di promuovere coltivazioni fuori suolo-senza substrato mediante il sistema Agriponic, un avanzato sistema di aeroponica integrata. Per questo verrà realizzato un impianto pilota di 2000 mq presso l’azienda agricola della OP Moncada di Ispica. Sarà analizzato un approccio alla gestione del ciclo di vita delle coltivazioni protette che include diversi tipi di azioni tra cui: tecnologie di risparmio idrico per regioni mediterranee aride e semi-aride, azioni di riduzione dei rifiuti, misure di efficienza energetica, riduzione di pesticidi e protezione dei suoli dal consumo e dallo sfruttamento di sostanze chimiche.

Il sindaco del Comune di Ispica, on. Innocenzo Leontini, ricordando che nel territorio di Ispica, presso un’azienda del territorio, sarà realizzata la serra aeroponica e tutte le fasi di monitoraggio ed analisi, ha dato il benvenuto agli intervenuti auspicando ulteriori incontri per poter vedere i risultati di questo progetto che potrà essere trasferito a tutto l’areale della fascia trasformata iblea. Ha ricordato che i Comuni possono avere un ruolo importante nella promozione di sistemi di coltivazione sostenibili e di rispetto dell’ambiente ma anche di sicurezza alimentare.

Salvatore Moncada della O.P. Moncada ha illustrato il progetto dell’impianto pilota che sarà anche un laboratorio aperto in cui potranno essere testate e analizzate le soluzioni tecnologiche attraverso un processo di analisi e verifica sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista di impatto sociale ed economico.

Sarà il C.R.E.A., il Centro di Ricerca del Ministero dell’Agricoltura con sede in Sicilia a Bagheria, invece, che si occuperà del monitoraggio e delle analisi sul ciclo di vita della serra ospitata presso Moncada OP.

“Grazie alla collaborazione con l’Ordine degli Agronomi c’è stata una vasta partecipazione di dott. agronomi da più parti d’Italia e questo ci rende orgogliosi per proseguire nel lavoro che stiamo pertanto avanti”, ha detto alla fine l’ing. Giovanni Iacono, che ha dato appuntamento ad ottobre per il primo Living Lab per l’elaborazione di un modello di serra Agriponic. La presentazione è avvenuta online e ha visto la partecipazione in collegamento di più di 80 agronomi e tecnici da tutta Italia.


30 luglio 2021

ufficio stampa

Michele Barbagallo per MediaLive

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