“A ricordar e riveder le stelle” è il titolo della “XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Una giornata che si celebra dal 1996 e che dal 2017 è stata istituita per la Repubblica con la legge n. 20. Evento meglio conosciuto come “21 marzo”, in quanto viene celebrato ogni anno per il primo giorno di primavera. Un evento simbolo dell’impegno volto anzitutto a coltivare la memoria delle vittime innocenti delle mafie ed a sostenere le loro famiglie, portato avanti dall’Associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, fondata da don Luigi Ciotti nel 1995.
Ogni anno, il primo giorno di primavera, vengono ricordate tutte le vittime innocenti delle mafie attraverso la lettura dei loro nomi ed il ricordo dei loro familiari. Insieme alle istituzioni, Libera mantiene alta la memoria sulle storie e le vite di uomini e donne che rappresentano la parte più bella e genuina del Paese. La manifestazione, che generalmente prevede un lungo corteo al quale partecipano le scuole e tante realtà condividenti i valori di Libera, vede la sua realizzazione in una piazza come evento di portata nazionale, replicato in tutte le altre città d’Italia a livello locale.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto, che richiede osservanza di regole e comportamenti di buon senso, il “21 marzo” non potrà celebrarsi nelle modalità da sempre conosciute. Non ci sarà una piazza nazionale, non ci saranno cortei o occasioni di assembramento come seminari e momenti di riflessioni. Ci sarà solamente il ricordo delle vittime innocenti delle mafie attraverso la lettura dei loro nomi, accompagnata da brevi riflessioni legate alla cultura. Sarà proprio quest’ultima il fil rouge che collegherà tutti gli eventi organizzati nel Paese, a testimonianza dell’importanza sociale di essa in ogni sua forma. Un omaggio che arriva in un anno nel quale l’arte, la cultura, la musica e lo spettacolo hanno chiuso il sipario, senza neanche avere certezze su una possibile ripartenza. Ecco allora il perché dello slogan dell’edizione 2021 “A ricordar e riveder le stelle”: riprendere l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, nel settecentesimo anno dalla sua scomparsa, quando alla fine del viaggio nell’Inferno il poeta fiorentino saluta i suoi lettori con il desiderio di riveder le stelle. Queste stelle, le nostre vittime innocenti delle mafie, che Libera, grazie alla forza della cultura ed alla costanza del suo impegno, vuole ricordare oltre che rivedere.
Modica farà la sua parte, la mattina del 20 marzo 2021, con il suo presidio cittadino e la farà nel luogo simbolo della cultura per la città ed i suoi cittadini: il Teatro Garibaldi. Insieme alla Fondazione “Teatro Garibaldi”, che ha subito preso a cuore la proposta, omaggerà le vite delle vittime leggendo i loro nomi, uno ad uno, con dovuto rispetto, come se ci si trovasse di fronte ad un rosario laico. Prima e dopo la lettura dei nomi due brevi riflessioni: il Sovrintendente della fondazione “Teatro Garibaldi” ed un bambino in rappresentanza del presidio che ci parlerà di “speranza e futuro”. L’evento non ammetterà pubblico e verrà trasmesso in streaming attraverso le pagine social del presidio cittadino di Libera a Modica e della fondazione “Teatro Garibaldi” a partire dalle ore 10:10.
Un segno, a Modica, città simbolo della cultura siciliana e del suo Barocco, che il presidio cittadino di Libera e la Fondazione “Teatro Garibaldi”, con la partecipazione dell’Amministrazione del Comune di Modica, vogliono donare per la rinascita del suo tessuto sociale e per la coltivazione di una memoria, radice del nostro futuro e fiore del nostro presente.