“L’ultimo volo”: il festival degli artisti di strada Ibla Buskers celebra la figura dell’aeronauta Henry Blondeau con un evento speciale dal 16 al 18 ottobre a Ragusa superiore.

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RAGUSA – Ragusa e una mongolfiera: un rapporto quasi ancestrale e al tempo stesso speciale che in pochi conoscono. È legato a un uomo, l’aeronauta belga Henry Blondeau, grandissimo artista conosciuto in tutto il mondo per le sue acrobazie su una mongolfiera e che proprio con essa, nel capoluogo ibleo, trovò la morte nel 1890. In occasione del 130° anniversario della tragica scomparsa, il festival degli artisti di strada Ibla Buskers rende omaggio alla sua memoria con l’evento speciale “Blondeau – L’ultimo volo”, in programma dal 16 al 18 ottobre a Ragusa superiore. Una celebrazione a chi ha fatto della mongolfiera la sua passione oltre che professione, che arriva da chi l’ha scelta come suo simbolo identitario: un grande pallone volante per librarsi in aria e tornare a gioire e a meravigliarsi spinti dalla fantasia e dallo stupore delle arti. Anche in tempo di covid. Lo storico festival ibleo dedicato ai buskers è stato infatti costretto a una forte rimodulazione, ma non a rinunciare a sognare e a celebrare la memoria storica e la passione per le arti circensi attraverso un omaggio al grande personaggio Blondeau.

Venerdì 16 ottobre, sabato 17 e domenica 18, il sagrato della cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa ospiterà, con doppia replica, una rappresentazione originale che vedrà coagire teatro, musica, immagini, all’interno di un momento narrativo di grande efficacia che racconterà la storia di un uomo e con essa la Ragusa di fine ‘800, pullulante ed energica. In scena gli attori Roberto Nobile e Massimo Leggio, insieme a un cast di attori professionisti, musicisti, che suoneranno le musiche originali composte da Vincent Migliorisi, e acrobati, oltre a giochi di luce e proiezioni video che arricchiranno l’evento. Lo spettacolo si pone a corollario di una serie di appuntamenti e iniziative che ripercorrono i drammatici fatti dell’epoca.

Nel 1890 Henry Blondeau fu chiamato a Ragusa per esibirsi in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giovanni Battista; era conosciuto in tutto il mondo per il suo spettacolo ginnico-acrobatico dal trapezio che agganciava alla mongolfiera al posto del cestello.

Nonostante le sue reticenze iniziali a causa del vento poco favorevole e spinto dalla folla desiderosa di assistere al suo spettacolo, l’artista si lanciò, andando incontro alla morte sotto lo sguardo sgomento dei presenti, della moglie e della figlia. Recuperato il corpo nella vallata vicino al fiume Irminio, l’Amministrazione dell’epoca si fece carico della sua sepoltura, dedicando allo sfortunato aeronauta un mausoleo nel cimitero centrale ibleo e promettendo alla vedova di onorarne sempre il ricordo con una cerimonia commemorativa. Promesse purtroppo dimenticate con l’avanzare degli anni che oggi l’evento L’ultimo volo vuole tornare a mantenere. Per rivivere gli avvenimenti del tempo, nel centro storico sarà inoltre allestito un percorso narrativo con foto, documenti e disegni originali, che saranno poi consegnati alla biblioteca civica, e in programma c’è anche una passeggiata, in collaborazione con “Kanimmannira associazione naturalistica”, che ripercorrerà il tragitto fatto all’epoca dai soccorritori per recuperare il corpo di Blondeau (sabato 17 e domenica 18 ottobre). Inoltre, insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, saranno deposti dei fiori sulla tomba dell’artista. “L’evento L’ultimo volo è stato pensato per onorare la memoria del coraggioso e sfortunato artista, rinvenirne il ricordo e trasmetterlo alle generazioni future – commentano Ciccio Pinna e Antonio La Cognata a capo dell’associazione Edrisi, organizzatrice dell’appuntamento – ma vuole anche rappresentare un concreto contributo per dare anima e calore al centro storico superiore che da troppo tempo vive una profonda crisi di funzioni e soprattutto di suggestioni. Rilanciare atmosfere e immagini pregnanti di questi luoghi, in uno dei momenti più interessanti della sua storia, può infatti risultare un fattore strategico decisivo per una riappropriazione, prima culturale e poi concreta, del cuore storico di Ragusa, il cui declino crisi non può e non deve essere considerato irreversibile”.

A causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni imposte dal covid 19 tutti gli appuntamenti saranno a numero chiuso con obbligo di prenotazione. A breve saranno rese note le tempistiche e le modalità di prenotazioni. Saranno inoltre presi tutti gli accorgimenti logistici necessari per garantire la massima sicurezza al pubblico e agli artisti coinvolti.

4 ottobre 2020
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive

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