La fase 2 a Ragusa riparte dalla cultura. Da domani, lunedì 4 maggio, riaprirà la storica Libreria Paolino in corso Vittorio Veneto. Dopo 4 mesi di stop dovuto alla scelta della vecchia proprietà di chiudere a causa della crisi, arriva il rilancio con una nuova proprietà e un nuovo progetto imprenditoriale promosso da Chiara Guastella, Elio Guastella, Antonio Scribano del team di Ubik di Ragusa superiore e Marina di Ragusa.
La Libreria Paolino, che manterrà il suo nome, continuerà dunque ad essere luogo di cultura, di incontri, di approfondimenti, come lo è stato da settant’anni a questa parte, frequentata non solo da intellettuali come Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia ma anche da abituali lettori, amanti dei libri e appassionati della lettura.
Nata nel 1950, prima in corso Italia e poi, dal 1993, in corso Vittorio Veneto, la libreria ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i lettori e per il centro storico, un faro nel mondo della cultura tanto da essere stata inserita a livello nazionale, nel 2007, tra le “librerie storiche e antiquarie d’Italia” in un elenco speciale di sole 45 librerie. Da domani 4 maggio ad accogliere i vecchi e nuovi clienti, ci sarà anche Massimo Occhipinti, ex dipendente della precedente gestione, voluto anche dalla nuova proprietà che ne ha così salvaguardato il posto di lavoro. E proprio la riapertura, in una città che ospita da più di dieci anni anche un festival dei libri tra più importanti nel panorama italiano, vuole essere un importante segnale dedicato a quel centro storico che necessita della giusta valorizzazione, dopo che negli ultimi anni si è assistiti alla sua desertificazione.
Una lettera aperta al sindaco Peppe Cassì annuncia la riapertura della libreria ma anche la disponibilità futura, finita l’emergenza sanitaria, a confrontarsi proprio sul recupero del centro storico.
“Sottovoce, come il tempo che stiamo tutti vivendo ci impone, la storica libreria Paolino dal 4 maggio, riprende la sua attività di riferimento culturale per i tanti ragusani che la frequentavano – scrivono Chiara Guastella, Elio Guastella, Antonio Scribano nella lettera già inviata al primo cittadino – Quando, a dicembre scorso ne è stata annunciata la chiusura, noi del gruppo Ubik di Ragusa e di Marina di Ragusa, ci siamo subito coinvolti con entusiasmo per rilevarne l’attività; pensiamo così di offrire alla città un ulteriore luogo di crescita culturale, attraverso la proposta del marchio Ubik divenuto prestigioso in Italia con le sue oltre 100 librerie operative. La libreria Paolino è un luogo che fu caro a Gesualdo Bufalino, frequentata da Leonardo Sciascia, da Dacia Maraini, da Vincenzo Consolo e da tanti altri prestigiosi scrittori. Così vive nell’immaginario dei ragusani e la sua chiusura è stata vissuta come un impoverimento di tutta la nostra comunità. Per queste ragioni abbiamo volentieri condiviso con la famiglia Paolino di conservarne il nome originale e di intervenire al minimo nell’assetto attuale dei locali, che la rendono una delle più belle librerie in Sicilia. Certo i problemi non mancano: su questa pandemia volutamente ci asteniamo da ogni commento circa le prospettive future delle attività commerciali, mentre per i problemi strettamente connessi alla fruizione del centro storico della nostra città, all’utilizzo dei parcheggi e tanto altro, siamo fiduciosi che quanto prima verrà il tempo per discuterne con Lei, considerata la straordinaria attenzione che in tempi “normali” la sua Amministrazione aveva riservato a questi temi”.