Placca l’omofobia: va in meta l’iniziativa contro la discriminazione di genere. A Ragusa un’intera giornata di riflessioni, solidarietà e sport

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RAGUSA – Sono stati i colori dell’arcobaleno, quelli della bandiera baluardo della libertà di genere, a sfidare l’uggiosa domenica settembrina di ieri a Ragusa. Hanno colorato lo stadio di rugby del capoluogo ibleo, ma soprattutto i visi dei giocatori e dei tanti partecipanti che hanno preso parte all’edizione 2019 di “Placca l’omofobia – partite sui generis” per dire no alla discriminazione sessuale. L’appuntamento promosso da Agedo Ragusa (associazione che raggruppa i genitori e familiari delle persone lgbtiq) e dal Ragusa Rugby ha anche visto la simpatica e coinvolgente partecipazione dei clown dottori dell’associazione di comicoterapia “Ci ridiamo su”.
Allegria, condivisione, solidarietà: questo il clima che si è respirato ieri. Immancabili i match tra le squadre presenti, oltre al Ragusa Rugby, compresa anche la formazione femminile ragusana, i Bulls Vittoria Rugby e i catanesi I Briganti di Librino, anche loro nella doppia formazione maschile e femminile. Presenti anche le formazioni under 14.
In tanti hanno seguito le partite sui generis e si sono soffermati al village allestito all’interno dello stadio, con stand espositivi delle associazioni partner dell’evento, come Amnesty International Ragusa, Arcigay Ragusa, Lebowski Music Network, Katastole’ Prospettive e Casa Delle Maschere, che hanno distribuito materiale informativo sulle loro attività e messaggi di sensibilizzazione e riflessione su una tematica, come quella dell’identità di genere, ancora oggi purtroppo fortemente dibattuta.
Insomma, una giornata di allegria, anche grazie ai tanti interventi esilaranti dei clown dal naso rosso di “Ci ridiamo sù” che con scherzi, palloncini colorati e il loro inconfondibile brio hanno davvero coinvolto il pubblico, in campo e fuori. Grandi e piccini, tutti si sono lasciati appassionare dai match, apprezzando dal vivo uno degli sport più belli da guardare e dal sano fair play tra i giocatori, come è appunto il rugby, tra musica e anche food.
Abbattere ogni barriera, divertirsi tutti insieme, senza alcuna discriminazione e rispettarsi sempre, sul campo e nella vita: ieri a Ragusa è stata davvero una giornata speciale.
Ufficio Stampa
MediaLive

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