MODICA (RG) – La presentazione ufficiale della calcografia in edizione limitata “Unda Mater” e contestualmente del catalogo contenente il testo del critico d’arte Ivan Quaroni e dello scrittore e curatore Niccolò Nisivoccia caratterizzerà questo sabato pomeriggio 10 dicembre a Modica, alle ore 19, il finissage dell’omonima mostra “Unda Mater” dell’artista siciliano Sandro Bracchitta alla galleria d’arte contemporanea Lo Magno (via Risorgimento 91-95, Modica). Un’ulteriore occasione per conoscere da vicino le opere pittoriche dell’artista che hanno già fatto breccia tra il pubblico, i collezionisti e i critici, assieme all’installazione dedicata al tema del viaggio che l’uomo e l’umanità affronta da millenni. Argomenti a cui fa riferimento anche Quaroni nel catalogo e che emergono nella loro intensa forza nella preziosa calcografia, realizzata in sole 30 copie, secondo il particolarissimo sistema di stampa a incisione su lastra.
Il percorso artistico di Bracchitta è un viaggio, reale o metaforico, affrontato sovente per mezzo di gracili e disperate barche. “Io li rappresento come gusci scheletrici, consumati dalla potenza del mare dei fenomeni atmosferici e dalla brutalità umana, tragica e paradigmatica manifestazione dell’impermanenza e della fragilità dell’esistenza e delle cose”, sottolinea Bracchitta. La barca-guscio, elemento raffigurato nelle opere, è l’emblema del viaggio nel tempo e nello spazio, superamento di un limite, attraverso profondissimi blu che separano due sponde tra vita e morte o tra la morte e vita. Eppure allo stesso modo assurgono a contenitori di semi, baccelli aurei, traghettatori di speranza e sogni.
“I semi, che nei miei quadri li raffiguro come globuli, sono particelle colorate che aspettano di mettere radici in una nuova fertile terra, per germogliare e dare nuovo frutto”, sottolinea ancora l’artista che a proposito dell’installazione dice anche che “il titolo che ho dato a questa mostra “Unda Mater” è allusivo e metaforico. Onda Madre, espressione primordiale della forza creatrice e allo stesso tempo distruttiva della natura che ciclicamente, sovrastandoci, ci fa inabissare oppure ci spinge, conducendoci verso una bramata meta, una spiaggia che ci salva e rigenera”.
9 dicembre 2022
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive