Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello in scena dall’8 dicembre con la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Apre le feste natalizie.

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RAGUSA – Da mercoledì 8 a domenica 12 dicembre, per la quarta produzione di questa 16esima stagione “bis” di “Palchi Diversi” della Compagnia G.o.D.o.T., al Teatro Marchello Perracchio di Ragusa prendono vita “sei personaggi”, che entrano in scena cercando un autore, il capocomico, disposto a rappresentare il loro dramma.

“Sei personaggi in cerca d’autore” è molto probabilmente il dramma più famoso di Luigi Pirandello ed è un’opera di contrasto e rottura, considerata un testo capitale della drammaturgia universale. Capostipite del genere, l’opera, che festeggia 100 anni dal suo debutto tra l’altro non proprio fortunato, mette in scena l’incontro-scontro fra la mente dell’autore e il mondo dei teatranti. Gli spettatori del 1921 erano rimasti sconvolti da ciò che si erano trovati davanti, ed oggi, dopo un secolo, questa opera teatrale che non ha paragoni, unica nella struttura e nell’argomento continua a stupire e coinvolgere grazie ad una narrazione geniale e appassionante in cui i personaggi “fantastici” appaiano più vivi e reali degli attori di una compagnia teatrale. Si va in scena mercoledì 8 dicembre alle ore 18, venerdì 10 e sabato 11 dicembre alle ore 21 e domenica 12 dicembre alle ore 18.

Non è la prima volta che gli attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, sotto la guida dei direttori artistici Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna, si cimentano con le opere pirandelliane, ed ogni volta è una sfida, una prova che stimola ed emoziona i bravi attori della compagnia, che riescono a trasmettere ad ogni loro esibizione l’amore e l’impegno che dedicano verso questa nobile arte. L’impegnativa messinscena è diretta da Vittorio Bonaccorso, che ne cura anche gli elementi di scena, con i costumi di Federica Bisegna.

Nella particolarissima opera pirandelliana le storie dei personaggi incontrano gli attori aprendo però un contrasto insanabile. Gli attori descritti nel testo, nonostante gli sforzi, non riescono a rappresentare il dramma reale di questi sei personaggi, le loro essenze, i loro sentimenti fondamentali. Sulla scena tutto appare forzato e finto, fino alla scena finale in cui la tragedia si traduce in una non rappresentabilità della vita autentica.

Gli interpreti principali sono Vittorio Bonaccorso nel ruolo del Padre, Federica Bisegna che sarà la Madre, Andrea Di Martino interpreterà il Figlio, Federica Guglielmino sarà la Figlia mentre Lorenzo Pluchino sarà il Capocomico. Ma tutti gli attori della compagnia sono coinvolti perché interpretano gli altri personaggi usciti fuori dalla straordinaria fantasia di Pirandello.

“In Sei personaggi in cerca d’autore – spiega il regista Bonaccorso – Pirandello smonta la ricerca della tanto agognata verità del personaggio da parte dell’attore: quest’ultimo, infatti, non può mai divenire una sola unità con il primo. Per tale motivo, Sei personaggi è una delle opere più moderne del ‘900, perché attua la disintegrazione dello spazio teatrale e la scomposizione delle forme drammatiche attraverso il “teatro nel teatro”. I personaggi del dramma appaiono reali al pubblico e non c’è immedesimazione; sembrano appartenere a quello che è il teatro “epico” di Brecht. L’invenzione più straordinaria di Pirandello, che verrà poi ripresa da tante opere teatrali e cinematografiche a venire, sta nel fatto che ad un certo punto la scena viene rubata agli attori dai personaggi, i quali vogliono raccontare le loro vicende personali”. Ma altra grande provocazione del maestro Pirandello è quella di mettere in scena un dramma familiare, in cui sei individui, un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina, vivono conflitti esasperati grazie ai quali, riprendendo le parole del regista, “l’autore coglie l’opportunità di analizzare l’istituzione più importante della società umana, la famiglia, portando ai massimi livelli il senso di alienazione e di solitudine alle quali non c’è soluzione, con la ripetizione senza fine dell’angoscia delle colpe, o di quell’inferno che “siamo noi” (anticipando Sartre). Per la profondità dei sentimenti, per le innumerevoli sollecitazioni psicologiche, per la complessità dei rapporti tra i personaggi e, soprattutto, per quello che definisco il “sipario dietro il sipario” (quella sottile barriera invisibile e mentale, squarciata la quale appaiono i Sei personaggi), verrebbe da esclamare ciò che gli spettatori gridarono il giorno della prima, avvenuta al Teatro Valle a Roma nel 1921: “Manicomio! Manicomio!”. Non per il tema, al quale ormai siamo svezzati da un secolo “liquido”, ma per la difficoltà di mettere in scena una parola tanto ricercata quanto bella. Non c’è invenzione più straordinaria che mettersi al servizio del testo cercando di restituire il senso dell’opera, non con attualizzazioni e adattamenti – a volte superflui – ma attraverso la cura della recitazione che è sempre il lavoro più difficile”.

Sempre a dicembre gli attori della Compagnia G.o.D.o.T. augureranno buone feste natalizie al pubblico presso il Teatro Perracchio di Ragusa con “Natale a Teatro: a ordir … sorrisi”, di Federica Bisegna, che ne cura anche i costumi, in programma domenica 26 dicembre con la regia di Vittorio Bonaccorso.

Intanto nei giorni scorsi ottimi riscontri per lo spettacolo che ha visto la compagnia teatrale in scena per un collage di opere del grande romanziere Dostoevskij, un omaggio sul palcoscenico per i 200 anni dalla sua nascita. Per info e prenotazioni è possibile contattare i numeri telefonici 339.3234452 – 338.4920769 – 327.7044022 – 339.3130315 o via mail a info@compagniagodot.it.

01 dicembre 2021

ufficio stampa

Michele Barbagallo per MediaLive

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